La chiesa di S. Martino di Maxena è raggiungibile da Sampierdicanne - quartiere del comune di Chiavari (Ge.) - immettendosi sulla strada per Maxena-Sanguineto-Campodonico e proseguendo sulla diramazione a destra, nel tratto (via F. Gandolfi, pittore) fino alla chiesa. Vi si può arrivare anche da Sampierdicanne, salendo per una scalinata in mezzo ai terrazzamenti tra le case sparse e gli alberi di ulivo secolari; oppure dalla strada per S.Terenziano, percorrendo il sentiero di mattoni che passa in un bosco misto, dove fino a qualche decennio fa predominavano gli alberi di pino.
Dal piazzale antistante la chiesa (mt. 160 s.l.m.) si apre la veduta sulla città di Chiavari e sul Tigullio di Levante, mentre dal lato opposto, la panoramica della collina di Leivi, oltre cui si scorgono i crinali montuosi del Ramaceto, del Penna e dello Zatta (1).
Chiavari, la collina di Maxena e la chiesa |
La data di fondazione della chiesa è incerta, ma verosimilmente essa risale al periodo compreso tra il X e XI secolo. Nel 1582 Mons. Bossio descrive l'edificio a navata unica, privo di fonte battesimale, con un piccolo altare maggiore e due altari minori, “altaria Sanctae Mariae et societas corporis Christi” (2).
Nel XVII secolo in alcune chiese del Tigullio è introdotto il culto alla Madonna del Carmine. A Maxena è intitolato l'altare minore a destra, presso cui, è istituita una cappellania e un patronato dal rettore Giovanni Battista Cristoforo di Sanguineto (3).
Il 5 luglio 1721 è concessa ed istituita da Fr. C. Cornaccioli - Generale Provinciale di Genova dell'Ordine Carmelitano - la "Confraternita di N. S. del Carmine".
Il gruppo processionale ligneo della “Madonna e Simone Stock” di Antonio Brilla (Savona, 1813 -1891) è collocato nella nicchia sopra l'ultimo altare a sinistra. Esso è stato realizzato nel 1890 ed è una delle ultime opere dello scultore savonese (4).
Antonio Brilla, La Madonna del Carmine, legno di tiglio, scolpito e dipinto, 1890. |
Note:
(1) cfr. Creuse di Chiavari (a cura di L. Bocca, S. Chiesa, F. Paganini), Carta dei percorsi pedonali e dei sentieri del comprensorio cittadino destinati a escursionisti, sportivi e famiglie, ed. 2021. I sentieri menzionati sono indicati e descritti nell'itinerario n.6 Cammino per Montallegro (fino all'Anchetta) e n.12 Passo dei mattoni.
(2) Cfr. F. Bossio, Liber visitatorium et decretorum illustrissimi et reverendissimi di Francisii visitatoris Apostolici Civitatis et Diocesis Genuae, anni 1582, riportato da P. Gennaro, Storia della chiesa di S.Martino in Maxena, 2019, pp. 10-11 (inedito).
(3)I Carmelitani Scalzi del monastero di S.Anna di Genova reggono il Santuario di N.S. dell'Orto a Chiavari, la chiesa di N. S. del Carmine a Lavagna e la parrocchia di S.M. Assunta a Nozarego (S.Margherita Ligure).
(4) cfr. N. Corvo, S. Vaccarezza, C. Zignaigo, La chiesa parrocchiale di S. Martino in Maxena, in "In cammino", Giornale delle comunità parrocchiali della zona pastorale, anno XXIII, n. 94 sett./ott. nov. 2024, pp.20-22.