Lino Perissinotti (Oderzo 1897 –
Chiavari 1967), fu un importante esponente della pittura ligure del Novecento. Con
un bagaglio di esperienze artistiche nutrito nel suo paese di origine, sviluppato e maturato in varie città italiane (Bologna, Roma, Vicenza, Verona, Ferrara), nel 1936 si stabilì a Chiavari, dove operò
fino alla sua scomparsa.
Pittore di
paesaggi, di scene di genere e di nature morte. Esordì nel 1920 a Roma, con una personale alla Galleria Giosi. Partecipò a numerose
esposizioni nazionali ed internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel
1926, 1936, 1942, 1948; la Quadriennale di Roma nel 1935, 1939, 1943, 1948.
Alcuni
suoi dipinti sono conservati nella Quadreria Cassani-Copello, presso Palazzo
Ravaschieri a Chiavari e nella Galleria d’Arte Moderna di Genova-Nervi- GAM.
Lino Perissinotti, Strada di S.Pier di Canne, olio, cm. 60 x 50, fiirmato in basso a sinistra, 1940-1950 (?). (Foto da www.ottocentoligure.it) |
Eddy Panzacchi, Via S. Pier di Canne (Chiavari), ripresa fotografica, 2014 |
Il
sito del paesaggio qui riprodotto fotograficamente è individuabile nel dipinto sopra. Esso è databile tra la fine degli Trenta e la fine degli anni Quaranta del secolo scorso, durante il primo periodo di residenza dell’artista
a Chiavari.
Scrive
Andrea Lavaggi: (…) “quando a prevalere
sono i soggetti paesaggistici di case e strade di campagna; le strade deserte,
delimitate da muretti in pietra, intervallate a cancelli che danno accesso alle
proprietà e alle tenute di campagna e dipinte fin dal primo piano in basso fino
allo sfondo, ad una curva o ad un punto che si perde tra le case o tra i campi
“(…) [1]
Note:
[1] cfr. A. Lavaggi, La Società Economica rilancia tre pittori del Novecento, in La Casana, Genova, luglio-settembre, n. 3, 2009, p. 31.
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