Si è diffusa nei giorni scorsi la triste notizia della scomparsa di Gianluigi Coppola, noto anche con lo pseudonimo di "Didi" [1].
Gianluigi Coppola (Chiavari, 16 aprile 1928 - Genova, 24 agosto 2015) era divenuto famoso negli anni '90 per i suoi disegni sulle testate di Dylan Dog e Martin Mystere, edite da Sergio Bonelli.
Terminati gli studi al liceo N. Barabino di Genova, nel 1949 si trasferì a Milano. Iniziò a lavorare per "Goal", il giornale a fumetti della Gazzetta dello Sport. Successivamente realizzò "Nat del Santa Cruz" con Ferdinando Tacconi e "Sciuscià" con Franco Paludetti.
Nel 1956 approdò in Inghilterra, dove permàse per oltre vent'anni, creando diversi personaggi, come Billy the Kid per il "Sun", Scoop Donovan, Battler Britton. Dagli anni '60 si dedicò anche all'illustrazione di libri per la Penguin Books; realizzò copertine di classici, gialli e romanzi per varie case editrici (Corgi, Fontana, Collins, Pan, Granada); collaborò come pubblicitario con "Sunday Times" , Young & Rubican e con molte riviste ("Forum", "Observer", "Psicology Today", ecc.).
Nel 1979 rientrò in Italia e iniziò a lavorare per Mondadori, illustrando classici per ragazzi e copertine della collana "Oscar". Inoltre collaborò con i magazine "Playboy" e "Penthouse".
G. Coppola, La gioielleria L. Lucchetti, disegno ad acquerello, 1991 (a sinistra); La gioielleria L. Lucchetti, fotografia, 2015. (Foto di E. Panzacchi). |
I discendenti di L. Lucchetti - giunti alla quinta generazione - sono attualmente i continuatori dell'attività, presso il medesimo sito (foto sopra a destra) e nel recente allestimento, in via Martiri della Liberazione a Chiavari. Essi hanno scritto:
"Questo dipinto dell'artista chiavarese GianLuigi Coppola, ritrae il primo Lucchetti a guida dell'azienda (Giovanni detto Luigi). Fu donato a Luigi Lucchetti dal figlio Giovanni, in occasione dei suoi 70 anni nel 1991. E' curioso l'accostamento degli abiti rigorosamente anni '30 con alcuni dettagli del negozio appartenenti ad un'epoca molto più recente. Su tutti la presenza dei loghi Longines e Baume & Mercier, portati a Chiavari rispettivamente negli anni '60 e negli anni '80. A discolpa dell'artista dobbiamo dire che l'ottimo lavoro svolto risulta temporalmente alterato a causa della quasi totale mancanza di fotografie d'epoca che ritraessero la gioielleria. Rimane di fatto un divertente "falso storico" a cui, per ragioni affettive, siamo molto legati."[2]
Dal 1990 Gianluigi Coppola ritornò alla sua prima passione: disegnare fumetti. Egli ebbe l'opportunità di farlo per l'editore Sergio Bonelli. Ultimamente si dedicò all'illustrazione per la casa editrice "Cideb" e per "Il Giornalino".
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Note:
[1] cfr. S. Rolli, Addio a Didi Coppola, signore delle illustrazioni, in "Il Secolo XIX Levante, Genova, 25 agosto 2015.
E. M. Clementi, Morto Didi Coppola, il ricordo degli amici. "Addio ad un maestro", in "Il Secolo XIX Levante, 26 agosto, 2015.
[2] luigilucchetti.blogspot.it/2008/11/questo-dipinto-dellartista-chiavarese.html
[2] luigilucchetti.blogspot.it/2008/11/questo-dipinto-dellartista-chiavarese.html
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