In molte facciate di palazzi e di ville nelle città e nei borghi del Tigullio, sono state realizzate decorazioni architettoniche alla "genovese", con effetti "trompe-d'oeil" e con una
tecnica artistica tramandata da generazioni.
Gli edifici di Villa Rocca a Chiavari, villa Durazzo Centurione a S. Margherita Ligure, Villa Balbi a Sestri Levante e di Villa Tigullio a Rapallo (per fare solo qualche esempio) rimandano ad una storia, analoga ai Palazzi dei Rolli di Genova.
Bartolomeo Bianco, Palazzo Rocca, Chiavari, 1629-1635. (Foto di E. Panzacchi) |
Raggiunto il punto massimo della produzione artistica nel XVIII secolo, la decorazione muraria si mantenne fino agli inizi del XX secolo, rappresentata da noti pittori come Luca Cambiaso (1527-1575), Andrea Semino (1525-1595), Domenico Piola (1627-1703), Gregorio De Ferrari (1647-1726), Nicolò Barabino (1832-1891), Giovanni Quinzio (1832-1918), Luigi De Servi (1863-1945) e da tanti decoratori che, oltre alla preparazione accademica, avevano maturato per anni l'esperienza di bottega e di cantiere.
Dagli anni Trenta del secolo scorso il Movimento Moderno internazionale e il Razionalismo italiano sostennero un rapporto dialettico con la tradizione: si diffusero l'uso di nuove sostanze coloranti, la sperimentazione e l'applicazione di nuove tecniche decorative [2].
Palazzo, civ 20, P.zza Roma, Chiavari,1925. (Foto di E.Panzacchi) |
Negli ultimi decenni l'attenzione si è focalizzata soprattutto sul bisogno di restauro conservativo, per fronteggiare e contenere il deterioramento, provocato dagli agenti atmosferici e inquinanti, delle superfici dipinte e degli ornati di edifici storici.
Nel 2014 è stato organizzato a Chiavari il convegno "Il recupero delle facciate decorate di Chiavari", collegato alle linee programmatiche di costruzione del PUC.
Tra i "pittori di facciata", attivi a Genova nella seconda metà del secolo scorso, emerge Giacomo Parodi, detto "Gin" (Genova, 1914 - 2008). Egli, insieme con un gruppo di collaboratori, tra i quali la sua allieva Silvana Ghigino, ha ripreso a dipingere secondo l'antica tradizione, proponendo, presso l'Accademia Ligustica delle Belle Arti e la Scuola Edile di Genova-Borzoli, percorsi didattici e formativi per decoratori [3].
Palazzo, civ. 18 P.zza Mazzini, Facciate recuperate di recente, Chiavari. (Foto di E. Panzacchi) |
Note:
[1] cfr. ROTONDI TERMINIELLO, FARIDA SIMONETTI, Facciate dipinte:conservazione e restauro: atti del convegno di studi, Genova, 15-17 aprile 1982, Genova, Sagep, 1984, pp. 335.
[2] Esiguo il numero dei decoratori di facciata rimasti attivi nella seconda metà del secolo scorso. Fra questi: Giovanni Franceschetti (S.Margherita Ligure), Luigi Burlando (Sori), Renzo Furlan e Maurizio Vaccarezza (Chiavari).
[3] Per informazioni ed approfondimenti cfr. GHIGINO SILVANA, La realtà dell'illusione. Teoria e pratica nella decorazione dipinta, Torino, ed. Hoepli, 2006, pp. 271;il periodico "LUME & relume" [a cura di Silvana Ghigino], A.P.S. Accademia Gin Parodi. La rivista è scaricabile dal sito www.accademiaginparodi.it ; cfr. anche il sito della rivista on line di critica, teoria e pratica della decorazione e dell'ornatistica www.faredecorazione.it
CIAO CLAUDIO, MOLTO INTERESSANTE ANCHE QUESTO ULTIMO POST, CHE FA' CONOSCERE DEI CAPOLAVORI ARTISTICI SU ALCUNI PALAZZI DI CHIAVARI. COMPLIMENTI, A PRESTO. EDDY PANZACCHI FOTOGRAFO.
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