venerdì 13 dicembre 2013

La Maternità del Ponte dopo il recente restauro


    Sopra l'altare maggiore della chiesa di S. Maria del Ponte, nel comune di Lavagna, è stato recentemente ricollocato il dipinto su tavola, raffigurante la "Madonna e il Bambino".

Pietro Lorenzetti, Madonna e il Bambino, Chiesa di N.S. del Ponte, Lavagna, tavola, (1290-1310)
Foto: Soprintendenza ai Beni Artistici Storici e Etnoantropologici della Liguria.
    Il restauro dell'opera - curato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Genova e terminato nel 2009 - ha consentito la restituzione della superficie pittorica originaria, rimuovendo tutte le ridipinture successive.

    Le ricerche condotte da Giuliana Algeri, già Sovrintendente per i Beni Artistici e Storici di Mantova, Cremona, Brescia e, dopo, della Liguria, hanno permesso una più precisa collocazione cronologica del dipinto, oltre a fornire elementi documentali che la studiosa ritiene probanti per la sua attribuzione.

    La tavola ebbe una prima sistemazione in una cappelletta edificata "in capite pontis", sulla testa orientale del ponte della Maddalena, sul fiume Entella [1]. Il 25 agosto 1485, l'Arcivescovo di Genova, Paolo Fregoso, ne attestò la sua presenza, autorizzando i Disciplinanti della confraternita chiavarese di S. Francesco, alla riscossione delle offerte per devozione, derivanti dalla venerazione dell'immagine. Il 6 agosto 1500 il papa Alessandro VI ne autorizzò il trasferimento nella nuova cappella più grande, fatta costruire sullo stesso asse del ponte, ma su un sito più distante dal fiume, meno a rischio dalle piene alluvionali, dove si trova oggi, sopra l'altare principale della chiesa di N.S. del Ponte.

    L'analisi iconografica e lo studio dei dettagli ha portato - durante e dopo il restauro - alla scoperta di precisi riscontri con l'opera di un pittore senese, vicino a Duccio di Boninsegna e, soprattutto, a Pietro Lorenzetti [2], collocando cronologicamente l'opera nel primo decennio del '300. La committenza della tavola ed il suo arrivo al Ponte, è riconducibile alla presenza sul territorio della famiglia Fieschi e, in particolare ad un pronipote del papa Innocenzo IV, il cardinale Luca Fieschi che, nel 1305, ottenne dal papa Clemente V, le rendite della vicina basilica di S. Salvatore e del Ponte, presso cui si trovava la suddetta cappelletta.

Per approfondire: cfr. Giuliana Algeri, Una tavola senese di primo Trecento nel Levante ligure, (Appendici di Angela Acordon e Nino Silvestri), in Bollettino d'Arte, Roma, fascicolo n. 1, gennaio-marzo 2009, pp.1-12.


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[1] Il ponte della Maddalena, fu costruito nel 1210 e denominato anche "Ponte a Mare", poiché  si trovava in prossimità di quello che era allora l'ampio estuario del fiume. Esso costituiva uno dei punti strategici più importanti sul tracciato della vecchia Consolare Romana, Via   Aemilia Scauri, oggi comunemente detta Aurelia.

[2] È un artista che non appartiene al periodo storico di cui mi occupo nel blog, ma la memoria del passato e l' l'importanza della recente scoperta, motivano questo post.