mercoledì 24 giugno 2015

Gianfranco Zappettini al museo fondato da Victor Vasarely a Pecs


       I capolavori della “pittura analitica” di Gianfranco Zappettini (Genova, 1939. Vive e lavora a Chiavari) sono stati esposti al pubblico, dal 15 maggio al 21 giugno scorso, presso il Janus Pannonius  Mùzeum  a Pecs in Ungheria.[1]

     Si susseguono a ritmo sostenuto gli eventi espositivi  del fondatore - con Winfred Gaul e Klaus Honnef – della Pittura Analitica. Dopo la mostra “Sinfonia in bianco”, presso la E3 arte contemporanea, tenutasi a Brescia dal 7 marzo al 7 maggio e la sopraddetta antologica a Pecs, oggi (fino al 10 luglio) la personale alla MAAB Gallery Michael Biasi a Milano.  In quest’ultima è presentata una selezione delle opere dal 1966 al 1971, precedenti al periodo analitico.


       Nel museo fondato da Victor Vasarely a Pecs sono stati presentati i quadri “bianchi” risalenti agli anni ’70, i  “rossi” appartenenti alla serie “La trama e l’ordito” e i più recenti  basati essenzialmente sull’elemento simbolico e metafisico. 

G. Zappettini, La trama e l'ordito, n.10, 2010, resine e acrilico su tela, cm. 80 x 80.
(Foto da www.museodeibozzetti.it)

      Zsolt Sandor  - curatore del catalogo insieme a Joszef Sarkany  - ha scritto:

(…) “Nella prima metà degli anni Settanta Zappettini fu tra quegli artisti impegnati nel reinventare il linguaggio della pittura e ristabilire i fondamentali dell’astrazione. Scomparire o reinventare, nella lettura che ne diede Zappettini, non ci fu una terza opzione per dipingere: o rassegnarsi e lasciare la strada all’arte concettuale, o riscoprirsi e tornare di nuovo al centro dell’arte. Dedicò il suo lavoro a mantenere viva la pittura, perché credeva che non fosse solo una missione, bensì anche un dovere”. (…) [2]

 Sede della Fondazione Zappettini, Chiavari, C.so Buenos Ayres, 22 (Foto Archivio Fondazione)


 Note:
                                                                          


[1] cfr. Paola Pastorelli, L’arte di Zappettini alla conquista dellEuropa, in Il Secolo XIX, Genova, levante, 15/05/2015, p.25.
[2] Per approfondire: www.fondazionezappettini.org