venerdì 29 aprile 2016

La pittura di Mario Rocca per la vetrina del Caffè Bocchia di Chiavari


      È accattivante la sinestesia di colore e di sapore nella vetrina del Caffè Bocchia a Chiavari di Mario Rocca (Chiavari, 1951). 

      Su un foglio di carta da spolvero bianca ha dipinto  -  in blu oltremare, smorzato di azzurro - le arcate degli antichi portici, campeggiate da figure umane, arredi, suppellettili e mercanzie. Sullo sfondo, nell’interno del locale, s’intravedono i contenitori di caffè. In primo piano, sopra il verde prato, è collocata l’ampia esposizione dei prodotti dolciari di Bocchia [1].


M. Rocca, Caffè Bocchia, P.zza Matteotti, Chiavari, dipinto su carta, 2016
(Foto di E. Panzacchi)
     
    È un vero e proprio documentario, in cui l’interiorità dell’artista è resa visibile dalla proposta pratica veicolata dal colore, il blu. I passanti e gli avventori possono vedere e riconoscere, in questa vetrina, la inconfondibile impronta della sua personalità.

   Mario Rocca si è formato all’Istituto Statale d’Arte di Chiavari, sotto la guida di pittori rinomati, come Vittorio Ugolini e Adriano De Laurentis. Il suo percorso artistico si è sviluppato nell’ambito della pittura e dell’incisione.  Ha esposto le sue opere in molte personali e collettive. Nel 1990 ha ricevuto il premio “Turio Copello” di Chiavari. È terminata in questi giorni l'esposizione di alcune suoi dipinti nella collettiva "Black and White", presso la galleria Arte Studio di Genova [2].




  Note:
                                                      

[1] cfr. www.bocchiacaffe.it
[2] cfr. G. Beringheli,(2013), Dizionario degli artisti liguri 2013, De Ferrari, Genova.

domenica 3 aprile 2016

Quattro monumenti storici per il Giubileo nel Tigullio


    
    Per il Giubileo straordinario, la chiesa locale di Chiavari - a cura dell'Ufficio Beni Culturali della Curia Vescovile - ha organizzato un corso di formazione su "Le mete del Giubileo nel Tigullio iconografia culto tradizioni". Per il luogo delle lezioni - svolte da liturgisti, architetti e storici dell'arte – sono state scelte quattro chiese: la Cattedrale di N. S. dell'Orto (13 marzo alle ore 15:00), la Basilica di S. M. di Nazareth (10 aprile alle ore 15:00), il Santuario di N. S. di Montallegro (24 aprile alle ore 15:00), e di N. S. della Guardia in Velva (22 maggio alle ore 15:00).


    Questi edifici di culto evocano in origine dei “luoghi”, le cui proprietà sono intrinsecamente collegate, in senso lato, a valori culturali. La stessa collocazione territoriale offre una prima chiave di lettura: a Chiavari, in piazza della Marina, fuori le mura del Castello; a Sestri Levante, sull’istmo della penisola; a Rapallo, sul monte Lete, poi Allegro (oggi Monte Rosa) e a Castiglione Chiavarese, sul valico di Velva.

 Sotto il profilo architettonico esterno essi appartengono a costruzioni eclettiche dell'Ottocento, con tendenza al "revivalismo": forme neo-classiche nel pronao della Cattedrale di Chiavari e della Basilica di S. M. di Nazareth a Sestri Levante, rinascimentali nel protiro e nella facciata del Santuario di N.S. della Guardia in Velva; forme neo-gotiche nella facciata del Santuario di Montallegro a Rapallo.  


    La chiesa di N. S. dell'Orto a Chiavari fu costruita nel periodo 1613-1633, nel luogo dove, sul muro di una piccola edicola, nel 1493 il pittore Benedetto Borzone dipinse un'immagine votiva, raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano. Il pronao fu eretto nel periodo 1841- 1907 su disegni di L. Poletti e R. Questa. Nell'interno - diviso in tre navate, decorato plasticamente in forme neo-barocche nel 1909-1910 - sono conservate opere di pittura, di scultura, arredi e suppellettili liturgiche di valore storico ed artistico. Le varie fasi progettuali e di realizzazione della chiesa sono state riesaminate, documentate e descritte recentemente da G. Algeri [1]


La lezione di G. Algeri in Cattedrale di N.S. dell'Orto, interno della chiesa, 13-03-2016.
(Foto di E. Panzacchi)
   La chiesa di Santa Maria di Nazareth a Sestri Levante fu edificata nel periodo 1604-1616 - su disegno di G. B. Carlone - nel luogo in cui era già una cappella risalente alla seconda metà del XIV sec.  Nel periodo 1837-1840 fu aggiunto Il pronao su progetto di G.B. Prato, sul modello di restauro esterno della Basilica genovese della Santissima Maria Annunziata del Vastato. Nell'interno - diviso in tre navate - sono custodite pregevoli opere di pittura e di scultura.

   La chiesa di N. S. di Montallegro a Rapallo fu eretta - dopo l'Apparizione del 2 luglio 1557 - nel periodo 1558-1559, nel luogo dov'era custodita una piccola icona lignea (proveniente da Ragusa, l'attuale Dubrovnich), raffigurante la Dormitio Virginis. La chiesa fu ampliata nel 1640 e,  nel periodo 1882-1896, fu dotata di una nuova facciata, su progetto di L. Revelli. Nell'interno a navata unica, oltre alla succitata tavoletta, sono conservate opere di pittura e numerosi ex-voto. 

    La chiesa di N. S. della Guardia a Castiglione Chiavarese fu costruita nel periodo 1892-1895 per volere della popolazione. Vincenzo Persoglio, parroco di S.Torpete in Genova, si interessò presso la curia, di procurare il progetto. Fu incaricato l'architetto M. Dufour che prese a modello la facciata dell'antica chiesa genovese di S. Benedetto al porto del XII sec. Nell'interno del santuario è conservato il primo gruppo ligneo della Madonna della Guardia, realizzato durante l'edificazione, da Antonio Canepa.


                                                        

[1] cfr. G. Algeri, La Basilica della Madonna dell'Orto, Internòs, Chiavari 2010, pp. 188.