venerdì 14 luglio 2017

Modigliani: opere contestate nella grande mostra di Genova.


   Palazzo Ducale ha deciso la chiusura anticipata dell'esposizione.


   Due mesi dopo l'inaugurazione della mostra monografica Modigliani Palazzo Ducale, Genova, 16 marzo - 16 luglio 2017, il collezionista ed esperto d'arte Carlo Pepi ha presentato un esposto, in cui dichiara i suoi dubbi sull'autenticità e sull'attribuzione di alcune opere in catalogo. La Procura di Genova ha aperto un fascicolo, ipotizzando il reato di "violazione del codice dei beni culturali e paesaggistici". Sono state ordinate due perizie tecniche. Inoltre, una denuncia di opere false, è stata inviata a Palazzo Ducale da Marc Ottavi, autore di un catalogo di pubblicazione prossima, su Moïse Kisling pittore.

    Gli organizzatori della mostra (Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Mondo Mostre Skira) hanno motivato le scelte operate e i curatori (Rudy Chiappini, Stefano Zuffi e Dominique Vieville) hanno risposto prontamente alle accuse, presentando un dossier contenente la documentazione probante l'autenticità delle opere esposte.

 A fronte degli accertamenti investigativi ancora in corso, disposti dalla magistratura, Palazzo Ducale ha deciso la chiusura anticipata della mostra (14 luglio 2017), riservandosi di tutelare in ogni sede i propri diritti e la propria immagine [1].
     
   I dipinti posti in questione da Carlo Pepi sono: "Cariatide rossa" (verso), "Gli sposi" (recto), "Ritratto di Chaim Soutine", "Nudo disteso" 25 (id. 118), "Ritratto di Moïse Kisling" (disegno), "Testa di donna dai capelli rossi", "Ritratto femminile", "Ritratto di donna" (Maria) "Testa di donna" (Hanka Zborowska) 42 (id. 90)"Ritratto di Hanka Zborowska".

   Inoltre, il collezionista ha segnalato tre nature morte, attribuite a Moïse Kisling. Esse sono: "L'atelier di Moïse Kisling con sullo sfondo il Nudo accovacciato (di Modigliani)"; "L'atelier di Moïse con sullo sfondo una delle teste scultoree (di Modigliani)"; "L'atelier di Moïse  con sullo sfondo il ritratto di Moïse Kisling (di Modigliani)". Dato il rapporto di profonda amicizia e di stretta collaborazione tra i due artisti (Modigliani - Kisling), per almeno una di esse, è stata ipotizzata dai curatori della mostra, l'esecuzione del dipinto a quattro mani.

42 (id. 90) A. Modigliani, Testa di donna,(Ritratto di Hanka Zborowska ?), (1917). 
olio su tela, 54,5 x 37 cm. Collezione privata.
   
   Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Parigi, 1920) "sembra fatto apposta per essere falsificato" (Vittorio Sgarbi) [2]. Si ripropone quindi il problema della provenienza incerta e del diritto di autenticazione di sue opere, in gran parte costituite da disegni e da dipinti. La propensione dell'artista per la scultura, spesso non poté esplicarsi per motivi economici e di malattia polmonare.

  La pittura di Modigliani è caratterizzata dalle de-formazioni dei volti nei ritratti, dalla sensualità delicata e composta nei nudi femminili, dalla luce resa con semplici colori locali e dal volume delle figure e degli oggetti. Questi elementi sono percepiti immediatamente dall'occhio dell'osservatore, i cui significati configurano la cifra poetica dell'artista labronico [3].


    Ritornando al problema sopra accennato, nell'attuale sistema globale della  riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, per il consumo e la comunicazione visiva di massa, le sofisticazioni e le contraffazioni non dovrebbero sfuggire agli occhi degli esperti e al controllo della comunità scientifica. Tuttavia, in questo genere di questioni, pur essendo la parte tecnica collegata a quella giuridica e sociale, ai fini della connotazione di "falsità", esse non vanno confuse [4].

   Nella memoria collettiva è rimasto impresso ciò che accadde nel 1984, quando furono trovate, nell'alveo del Fosso Reale di Livorno, tre teste scolpite, credute degli originali autografi dell'artista. Al contrario, esse furono rivelate delle copie, di cui una realizzata per burla con il "black & decker ®" da tre studenti livornesi.

     Ad occuparsi delle opere di Modigliani, fin da quando egli era in vita, furono per primi i mercanti d'arte e i collezionisti (Paul Alexandre, Paul Guillaume, Leopold Zborowski). Dopodiché, fino alla sua scomparsa, se ne fece carico la figlia dell'artista Jeanne, nata dalla relazione con Jeanne Héputerne. Attualmente, oltre ad Anne e Laure Nechtschein (nipoti abiatiche del pittore), sono interessati altri soggetti, come Casa Natale Modigliani (Carlo Pepi fu responsabile degli archivi legali fino al 1990), il Modigliani Institut Archives Legales di Parigi-Roma (presieduto da Christian Gregori Parisot) e l'Institut Modigliani-Kisling (diretto da Jean Kisling).      

     Tra i cataloghi delle opere di Modigliani - redatti da noti autori (A. Ceroni, O. Patani, C. Parisot, J. Lanthemann) - le case d'asta e gli studiosi considerano tuttora affidabile  Le Catalogue de l'Oeuvre Peint de Modigliani di Ambrogio Ceroni, pubblicato nel 1965. Esso comprende 337 opere dell'artista. Lo studioso francese Marc Restellini (allievo di Philippe Cazeau) ha annunciato la pubblicazione prossima di un suo catalogo ragionato, comprendente un centinaio di opere in più (tra dipinti e disegni), rispetto a quello succitato.


25 (id. 118) A. Modigliani, Nudo disteso, (Ritratto di Céline Howaard),(1918 ca)., 
olio su tela, 65 x 100 cm., Svizzera, collezione privata

    In vista di appuntamenti significativi - come la mostra, presso la Tate Modern a Londra (in programma dal 23 novembre 2017 al 2 aprile 2018) e la realizzazione del progetto digitale la "Mostra impossibile Modigliani" (previsto nel 2020 a Spoleto, per il primo centenario della morte dell'artista), l'interesse del pubblico e le quotazioni di mercato delle sue opere continuano a salire (100 mila visitatori per la mostra a Palazzo Ducale di Genova e 170,4 milioni di dollari per uno dei più celebri dipinti, il  Nu couché, venduto nel 2015 a New York da Christie's).



Note:
                                                                             

[1] Mariastella Margozzi, incaricata di svolgere una prima perizia, ha avanzato dei dubbi sull'autenticità di alcune opere. Isabella Quatrocchi, nominata per ulteriori approfondimenti, sta ancora studiando il caso. La Procura di Genova ha decretato il sequestro di 21 opere, da cui saranno prelevati dei campioni di  pigmenti pittorici, onde poter effettuare gli accertamenti scientifici. Tre persone - esterne a Palazzo Ducale - sono indagate per falso di opere d'arte, truffa e ricettazione. 

[2] cfr. L. Fiorentino, Modì, perseguitato dai falsi, in Corriere Fiorentino, Firenze, 27/05/2017.

[3] cfr. V. Sgarbi, Davanti all'immagine, Milano, Rizzoli, 1989, pp.180-182; R. Arnhein, Arte e percezione visiva, Milano, Feltrinelli, 1971, pp. 262, 339.

[4] cfr, C. Maltese, Guida allo studio della storia dell'arte, Milano, Mursia, 1975, cap. V, pp. 73 - 79. Nonostante l'evoluzione scientifica e tecnica negli ultimi decenni, rimane valida l'impostazione metodologica dell'autore.