lunedì 7 marzo 2016

L'Asilo Infantile di Chiavari, un edificio di interesse culturale

La storia ed il recente restyling interno del secondo piano

    Senza interventi strutturali, l'interno dell'edificio dell'Asilo Infantile di Chiavari - ex-sede per oltre un secolo del liceo classico "F. Delpino" - è stato riattato recentemente per offrire lo spazio ad una nuova attività denominata "WyLab" (incubatore di imprese dedicate alle applicazioni digitali ed ai servizi legati al mondo dello sport) [1].

Asilo Infantile di Chiavari, Chiavari, Via Delpino 7, P.zza Della Torre, Seconda metà del XIX sec.
(Foto di E. Panzacchi)

    L'edificio - ubicato presso il centro storico della città in Via Delpino 7, prospiciente a piazza Della Torre e al palazzo delle Scuole Pie - fu costruito nella seconda metà del XIX secolo su iniziativa della Società Economica di Chiavari, con il contributo di numerosi benefattori privati, per dotare la città di una struttura educativa per i bambini [2].

    Il progetto dell'edificio è di Riccardo Questa (Chiavari, 07/08/1852 - ivi 02/01/1928), ingegnere attivo a Chiavari dal 1880 [3].


F. Falcone, Testa di R. Questa, Cimitero Monumentale di Chiavari, rilievo in bronzo, siglato "F.F" a dx. 1928 (?)
(Foto di E. Panzacchi)

      Il fabbricato è posto su un'area di 1650 mq. con un volume formato da tre corpi, uno centrale e due laterali, perpendicolari al primo, che visti dall'alto, disegnano una pianta a forma di H. Esso rappresenta oggi un interessante esempio di edificio ad uso sociale realizzato secondo le tecniche e le tipologie dell'eclettismo ottocentesco, nonché il segno dello sviluppo urbano della città [4].

      Dal 1924 al 1962 lo stabile fu la sede dell'Istituto Tecnico Statale "In Memoria dei Morti per la Patria" di Chiavari e dal 1911 al 2014  del Liceo Classico "Federico Delpino"  [5]. In anni più recenti esso ha ospitato alcune edizioni della Mostra del Tigullio, la sede distaccata di uffici comunali e dell'associazione Circolo G. Fanin; varie associazioni culturali e sportive, e - dagli anni Ottanta al 2003 - lo studio del pittore Adriano De Laurentis. 

    Attualmente l'edificio ospita la Scuola Paritaria per l'Infanzia "Della Torre", gestita dall'Associazione Asilo Infantile di Chiavari (primo piano) e la nuova struttura di WyLab (secondo piano).


M. Bertetta, WyLab, sala riunioni, 2016. (Foto di E. Panzacchi)

    Il restyling interno del secondo piano ha avuto cura, da un lato di conservare tutti gli elementi connotativi dell'edificio (gli infissi, i pavimenti, i caloriferi e le lavagne in ardesia di un secolo fa), dall'altro di recuperare gli ambienti (il corridoio, la terrazza, le aule, i bagni), dotandoli di nuovi impianti e nuovi arredi. In particolare la struttura è in grado di offrire 150 postazioni dedicate, due sale riunioni, una sala break, una sala relax, una terrazza, uno spazio networking e un'aula corsi al piano terra.


M. Bertetta, WyLab, ufficio, 2016. (Foto di E. Panzacchi)

    
 Note:
                                                                                     

[1] L'iniziativa è stata promossa da Antonio Gozzi (ceo di Fiderco Group, presidente di Federacciai e della società calcistica albiceleste del Tigullio Virtus Entella). Il progetto del restyling interno del secondo piano dell'edificio è stato curato da Marco Bertetta.

[2] Tra i fautori dell'opera vi furono Davide Gagliardo, Vittorio Botti, Giuseppe Bontà, Giuseppe Raffo, Alessandro Negri di Sanfront, Pietro Badaracco, le famiglie Turio, Bancalari, Podestà e Chiarella. cfr. G. G. Viarengo, Chiavari, Internòs, Chiavari 2013, p. 104. 
La fondazione dell'istituzione risale al 1847 con Regio Decreto del 30 ottobre. L'asilo avviò le attività presso l'ex convento di S. Francesco, poi si trasferì in un piccolo fabbricato, con accesso dalla strada del Corsetto (l'attuale via Vinelli), infine si stabilì  in Via Delpino 7. cfr. M. Lamponi, Le strade di Chiavari, G. Mondani, Genova 1987, p. 36.
Nel 1861 il prof. F. Chiarella - Presidente della Società Economica e Direttore delle Scuole Tecniche di Chiavari - compose l'inno per L'Asilo Infantile di Chiavari. cfr. F. Chiarella, L'Asilo Infantile di Chiavari, Tip.Quintino Scalpelli, 1862.

[3] cfr. M. Lamponi, ibid. p. 36; Viarengo, ivi p. 105. Quest'ultimo dà notizia dei progetti di R. Questa per la città di Chiavari. Essi sono: nel 1925 l'Albergo Moderno in C.so Assarotti, nel 1913 il Palazzo Simonetti in C.so Dante, nel 1911 il Banco di Sconto in Via delle Vecchie Mura (oggi del Banco Popolare di Chiavari) e nel 1913 il Villino Segale in via Tripoli. cfr. G.G. Viarengo, ivi p.201- 202- 205- 212.
Le altre notizie, riguardanti la sua attività e le sue opere per la città di Chiavari, sono: nel 1885 il progetto della zona tra C.so Grimaldi e il Rupinaro, nel 1888 il palazzo dell'Istituto Assarotti in C.so Millo, nel 1903 il progetto della variante al piano edilizio, nel 1906 il progetto esecutivo della circonvallazione a monte, nel 1881 il progetto esecutivo del pronao della Chiesa- Santuario di N. S. dell'Orto, dal disegno dell'ing. Luigi Poletti, risalente al 1835. cfr. V. Bertiati, F. Canale, F. Delmonte, La Quadreria, in V. Bertiati (a cura di) Riccardo Questa, Busco, Rapallo 2001, p. 119. Egli dà notizia anche dell'attività pittorica di R. Questa (senza riferimenti). Nel catalogo della Quadreria: "Via Ravaschieri",dipinto a tempera su tela, cm. 66 x 39, datato 1895, donato dall'autore (R. Questa) alla Società Economica di Chiavari. cfr. V. Bertiati, F. Canale, F. Delmonte, ivi, p. 69.
Sul completamento del disegno di L. Poletti cfr. L. Sanguineti, Nostra Signora dell'Orto.Storia documentata del suo Santuario in Chiavari e della diffusione del culto, Rapallo 1955, p. 280; poi P. R. Spiazzi, Nostra Signora dell'Orto. Storia documentata della devozione e del Santuario, Rapallo 1994, p. 287, 288. Tutto ciò è riportato anche da G. Algeri. cfr. Giuliana Algeri, La Basilica della Madonna dell'Orto, Chiavari, 2010, p.77. Inoltre a R. Questa ella ascrive nel 1893 il disegno dell'incorniciatura marmorea dell'altare del Crocifisso, alla testata destra del transetto della medesima Chiesa, divenuta Cattedrale. cfr. G. Algeri, ivi, p. 93 - 94.

[4] Per la descrizione particolareggiata dell'edificio cfr. arch. Alberto Parodi, Relazione storico-artistica, Genova 03/12/2013, allegata al Decreto  di Vincolo Architettonico della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, Genova 21/03/2014.

[5] Il 18/12/1920 l'Assemblea dei Soci della Società Economica di Chiavari deliberava la fondazione di un istituto tecnico e il 06/04/1922, la Presidenza avviava la pratica.  La risposta del Ministero per l'Istruzione fu negativa, poiché ai sensi dell'art. 2 del R.D. n. 1054 del 06/05/1923, era necessario un provvedimento legislativo. Di conseguenza la Società Economica istituì per l'anno scolastico 1923/24, una scuola privata e organizzò la sua sede presso L'Asilo Infantile di Chiavari. Nel 1924 essa ebbe il riconoscimento richiesto di Istituto Tecnico Statale, intitolato "In Memoria dei Morti per la Patria" (R. D. n. 1700 del 16/10/1924). 
Tra il 1737 e il 1741 i coniugi  G. B. Della Torre di Chiavari legavano parte dei loro beni per la fondazione di un collegio per ragazzi. Grazie all'opera dei padri Scolopi, nel 1749 fu istituito il Ginnasio. Esso ebbe riconoscimento ufficiale nel 1817 con Regio Decreto. Nel 1863  fu trasformato in Liceo pareggiato e convertito nel 1909 in Liceo Governativo (G.U. n. 31 del 1910), intitolato a "Federico Delpino" con Regio Decreto (G.U. n. 95 del 24/04/19109). Nel 1911 la sede fu trasferita dal Palazzo delle Scuole Pie, nel secondo piano dell'Asilo Infantile, con ingresso laterale in Via Davide Gagliardo. 
Per ulteriori notizie sulle istituzioni scolastiche in Chiavari cfr. S. Ganci, La Fisica nell'800 in Chiavari, Atti del XXV Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell'Astronomia, Milano, 10-12 novembre 2005. Egli, in un primo articolo, pubblica una pianta dell'edificio risalente all'epoca della fondazione dell'istituto tecnico (1920-1924). cfr. S. Ganci, Costruttori di apparecchiature di Fisica in Chiavari tra la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900, in "Quaderni di Storia della Fisica", 2003.


Ringraziamenti:
Desidero ringraziare Botto Gladys (Biblioteca Società Economica di Chiavari), Perazzo Doretta e Pittingolo Maria (Comune di Chiavari), Solari Alberto (Associazione Asilo Infantile di Chiavari), Isetti Mons. Can. Francesco e Trovato Can. Gianluca (Curia Vescovile di Chiavari) per la cortesia e l'aiuto fornito.