domenica 1 luglio 2018

L'architettura futurista nel Tigullio



   E' stato organizzato nell'ambito della quinta edizione del Festival della Parola 2018 di Chiavari - presso la sala Ghio Schiffini della Società Economica - l'evento  “Futur-Chiavari “piazza d’arte” – dalla Cappella-Bar alla Colonia Fara”. Sono Intervenuti l’esperto Luigi Frugone, lo storico Giorgio Getto Viarengo e il miscelatore futurista Fulvio Piccinino


L. Frugone (al centro), G. G.Viarengo (a sinistra) e F. Piccinino (a destra).

   Il movimento futurista si diffuse nelle regioni e province italiane  attraverso una struttura organizzativa coordinata da Filippo Tommaso Marinetti e dai suoi seguaci [1]. Nel Tigullio la reviviscenza futurista influenzò la produzione architettonica di Alberto Sartoris, Camillo Nardi Greco, Luigi Vietti ed Enrico Del Debbio [2]. 

   Alberto Sartoris (Torino, 02/02/1901 - Pompaples, 08/03/1998) conobbe Marinetti all'Esposition international d'art moderne (Ginevra, 26/12/1920 - 25/01/1921). Il giovane architetto svizzero mostrò a Marinetti alcuni suoi disegni, tra cui il progetto di una Cappella-bar
    Nel 1927 rielaborò questo progetto, ipotizzandone la realizzazione nel parco di un collegio religioso di Chiavari. I disegni furono esposti alla prima Mostra d'architettura futurista (Torino, ottobre,1928). Nel 1972 - in occasione della mostra alla Galleria Martano di Torino - Sartoris eseguì una serigrafia policroma da una prospettiva a guazzo intitolata Cappella-bar.

    Camillo Nardi Greco (Napoli, 08/05/1887 - Genova, 16/09/1968) ebbe l'incarico dalla Federazione Nazionale dei Fasci di Combattimento di Genova di progettare la Colonia Marina di Chiavari. Inaugurata il 26 ottobre 1936, fu intitolata al generale Gustavo Fara .

   La costruzione - in pianta a forma di "ala d'aeroplano" - comprende nella parte centrale una torre alta 49,3 metri, caratterizzata all'esterno da finestre a nastro. Sopra la base costituita dal seminterrato e da due piani bassi, otto piani alti [3]. Ai lati dell'ingresso due decorazioni murali in stile futurista di Demetrio Ghiringhelli .


La ex-colonia Fara ora riqualificata in "Torre Fara" a Chiavari, 1934-36.
   
    Luigi Vietti (Cannobio Vb. 13/02/1903 - Milano, 28/03/1998) fu uno dei giovani architetti che parteciparono all'architettura futurista. Negli anni Trenta ebbe l'incarico di progettare alcune Case del Fascio, tra cui quella di Rapallo (1938 - 1941).
   
    Ubicato all'inizio della salita verso S. Margherita Ligure, l'edificio è composto da due corpi di fabbrica distinti, ma uniti tra loro da una base leggermente rientrante. L'interno è stato  completamente ristrutturato.

   Di Luigi Vietti la costruzione del Caffè Portaneri (1935 - 1939) a Chiavari. Situata di fronte alla stazione ferroviaria, è stata più volte rimaneggiata all'esterno e rifatta all'interno. Conserva la struttura portante del nucleo originale.

L'ex Caffè Portaneri, ora Bar S.Marco a Chiavari, 1935-39. (Foto di E. Panzacchi)

     Nel 1933 Enrico Del Debbio (Carrara, 26/05/1891 - Roma, 12/07/1973) eseguì il progetto della Cappella Fracchia a Bargone (Casarza Ligure).

    Questa cappella cimiteriale - la cui data di costruzione non è certa, presumibilmente nel 1932/1933 - avrebbe dovuto accogliere le spoglie dello scrittore lucchese Umberto Fracchia (1889 - 1930). Essa ha un volume di m. 4x5,4x6 di altezza. Poggiata su un piedistallo in marmo, è caratterizzata dal rivestimento in lastre di lamiera di alluminio. In prospetto la porta monumentale alta m. 4 sormontata dalla scritta in caratteri futuristi "FRACCHIA". All'interno un altare, una croce e una stele con scritta in verticale "UMBERTO". 

   Fra le opere di rilievo architettonico, realizzate nel Tigullio in questo periodo, va ricordata anche la  ex-Colonia Burgo IX maggio a Moneglia (1936-1938).



Note:
                                                                                    

[1] Il 22 novembre del 1931 Filippo Tommaso Marinetti - su incarico del governo fascista e della Reale Accademia d'Italia - inaugurò a Chiavari il Palazzo delle Esposizioni del Litorale Tirreno di Levante, e la ''Mostra d'arte futurista''. 

[2] cfr. Paolo Sanzin, Architettura futurista nel Tigullio, in Franco Ragazzi (a cura ), Marinetti Futurismo in Liguria, De Ferrari, Genova, 2006, p. 162 - 171; cfr. anche il mio post, L'Affaire ex-Colonia Fara di Chiavari, 31/08/2013.

[3] Recentemente (2017) l'immobile è stato oggetto di restiylng Alla nuova destinazione è stata attribuita la denominazione di "Torre Fara"