lunedì 12 aprile 2021

La ricomposizione del monumento funerario del cardinale Luca Fieschi nel Museo Diocesano di Genova

   Rinasce un capolavoro, il monumento Fieschi al Museo Diocesano di Genova. Si tratta di un progetto di riscoperta dell'arte trecentesca e di valorizzazione della casata Fieschi di Lavagna. L'opera di ricomposizione è stata promossa dall'Arcidiocesi di Genova e dalla Compagnia S. Paolo, con il sostegno di Coop Liguria, curata nella redazione finale da Paola Martini (direzione del Museo) con l'architetto Giovanni Tortelli (Studio Tortelli Frassoni) per la progettazione e l'allestimento museografico.

Frammento del monumento funerario di Luca Fieschi, Museo diocesano di Genova.

   L'intervento ricompositivo dei 132 frammenti del complesso scultoreo, si è avvalso del supporto scientifico di Clario Di Fabio, uno tra i più importanti studiosi del medioevo genovese e, in particolare, del monumento Fieschi. Ha seguito i lavori un comitato consultivo, costituito dalle più autorevoli istituzioni culturali della città (Lauro Magnani per l'Università degli Studi di Genova, Padre Mauro De Gioia e Grazia Di Natale per l'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi, Manuela Salvitti, Franco Boggero, Massimo Bartoletti e Carla Arcolao per la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, Piero Boccardo e Raffaella Besta per i Musei Civici).

   Una parte del complesso scultoreo - la cassa scolpita, sulla quale giace la figura del defunto i due angeli reggicortina sovrastanti e i quattro leoni stilofori - trova già spazio nel piano interrato del Museo Diocesano. Il nuovo allestimento ospiterà anche i frammenti.

Scrive Clario Di Fabio:
Nato a Genova verso il 1270, Luca Fieschi (...) fu uno dei tre alti prelati che a Roma, nella basilica lateranense, incoronarono nel 1312 Enrico VII di Lussemburgo Sacro Romano Imperatore. Della casata dei conti di Lavagna - la principale famiglia guelfa genovese, influentissima nel corso del Duecento nella curia papale, tanto da aver dato in quel secolo, con Innocenzo IV e Adriano V, ben due pontefici alla Chiesa -  egli esercitò in trentasei anni di cardinalato, un ruolo politico e diplomatico di dimensione europea. Divenuto nel 1326 arciprete di S. Maria Maggiore, morì nel 1336 alla corte di Avignone e manifestò nel testamento la volontà di trovare riposo definitivo nella sua città di origine, in quella Cattedrale di S. Lorenzo, di cui - come tanti suoi familiari, in quel periodo - era stato canonico. (...)  Fra il 1342 i lavori di esecuzione del monumento funerario, cominciati qualche tempo dopo la sua scomparsa - forse anche meno di due anni - erano stati interrotti. (...)

Note:

                                                          

Per approfondimenti ed ulteriori notizie, visitare il sito:

 www.museodiocesanogenova.it 

cfr. S. Pizzorno, Nuovo allestimento per il monumento Fieschi, in Con Coop Liguria, Bologna, n. 2, marzo 2021, p. 46-47.



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