Nella riunione del 26 luglio
scorso, il Consiglio Comunale di Chiavari ha approvato la pratica del bando di
asta pubblica, relativa al compendio immobiliare denominato “ex colonia Fara”. Intanto
le controversie ed i contenziosi continuano.
Intitolata a Gustavo Fara - generale
dell’esercito nella prima guerra mondiale - commissionata nel 1935 dal Partito
Nazionale Fascista, progettata da Camillo
Nardi Greco in collaborazione con Lorenzo Castello, fu edificata nel 1936 ed inaugurata il 15 maggio
1938 da Benito Mussolini.
Il complesso architettonico
è costituito da una torre di undici piani – compreso il piano seminterrato –
alta 49,3 metri, sovrapposta al centro della base, come una fusoliera tra le
ali di un aereo. Si tratta di un classico esempio di “architettura razionalista”
del Novecento. Il richiamo all’ “aeropittura” di Tullio Crali - autore di due degli affreschi, realizzati all'interno dell’edificio – e alle
espressioni futuriste di Filippo Tommaso Marinetti (1876 – 1944) è sintomatico.
Rappresentazione in pianta
del fabbricato.
Dati tecnici: volumi
complessivi mc. 21.336,87; superficie calpestabile mq. 5.395; superficie dei
terrazzi mq. 300; superficie del terreno pertinenziale circostante mq. 3.700.
Il fabbricato mantenne la
sua funzione originaria di colonia marina per ragazzi fino al 1942. Durante la
seconda guerra mondiale divenne un ospedale militare. Dal 1947 funzionò da
campo per i profughi istriani e, dal 1960 al 1980, da albergo internazionale
per la gioventù italiana. Nel 1984 ne acquisì la proprietà il comune di
Chiavari. Dal 1980 al 1988 i locali del primo piano vennero adibiti a scuola
elementare e a sede di un’associazione sportiva.
L’attuale stato di degrado –
dovuto al tempo, ma soprattutto al disuso e l’abbandono quasi totale in
questi ultimi anni - richiede un intervento generale di restauro.
[Per approfondire: cfr. Daniela, Bosia, La Colonia Marina a Chiavari, in "DO.CO.MO.MO ITALIA GIORNALE", 2001, vol. 9, p. 4].
Chiavari, ex Colonia Fara, stato attuale del fabbricato |
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