Tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso il poeta sestrese Giovanni Descalzo conobbe, stabilì contatti e relazioni di amicizia con alcuni pittori e scultori
del “Novecento italiano” (G. Bianchi, R. Castagnino, F.
Falcone, C. Maggi, P. Marussig , E. Rambaldi, O. Saccarotti, A. Salietti, F.
Messina).
Nel 1933 egli pubblicò sul “Il Giornale di Genova” un articolo
intitolato “Gli artisti in terra di
Liguria”, di cui riporto quattro capoversi. L’articolo è stato ripubblicato
integralmente da “Tigullio News” il 7
febbraio scorso.
(…) « Rambaldi ogni tanto si appiatta tra i leudi, si nasconde tra gli
scogli, s’arrampica sui rialzi ed è capace di sparire senza farsi vivo. Bianchi
pianta l’automobile (beato lui) nella strada e scarica sulla spiaggia trespolo
o tele che spesso dimentica di finire e abbandona all’osteria come Saccorotti, accrescendo così una collezione di
abbozzi che rischia di diventar celebre. Al contrario di Saccorotti, Salietti
arriva (con qualche allievo, o allieva) e non si distrae tanto facilmente.
Trova il suo punto, si piazza e giù! Alla prova finale, il suo quadro è, per lo
meno, sempre il più finito. Maggi non è facile incontrarlo. Chiedergli se
lavora non ci s’arrischia sebbene la sua attività sia continua; ha troppo
l’aria di un villeggiante in riposo. Ci sono dei giovani: Puppo il
cartellonista e Raffo lo xilografo operaio, ma si appartano talmente che è
difficile scovarli.
Pietro Marussig sembra abbia
trovato il suo paesaggio, le sue luci, e, più di tutto, il suo popolo. Inutile
cercarlo quando ha deciso di mangiare in
un’osteria lungo la strada. Il suo modo di astrarsi pigramente sta per
diventare proverbiale.(…)
(…) Torna ogni tanto per ammirare i suoi figieu David Bruno de Mesquita
che subito s’indigna per le distrazioni subite a Capri e promette a se stesso
di non tradire mai più Sestri. (…)
G. Bianchi, Nudo femminile, olio su tela, cm. 90 x 75, firmato e datata 1931 in basso a destra. (Foto: CAMBI-CASA D'ASTE, Genova, Castello Mackenzie) |
(…) Castagnino
e Falcone dalla vicina Chiavari tornano ogni tanto per invidiare la quantità di
modelli a Messina che, giunto per salutare gli amici, ha finito per bere
l’acqua di Ravino (come dicono i sestresi degli acclimatati) e prendervi quasi
domicilio». (…)
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Per approfondire:
R. Bossaglia, L’Arte nella cultura italiana del Novecento, Bari, Laterza,
1996;
F. Dioli, La Liguria nei Pittori tra ‘800 e ‘900,
ed. Le Mani – Micro-art’s, 2009.
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